Nel 2010 Elio e Simone decisero di sperimentare una nuova lavorazione del loro prodotto, mettendo una parte del vino bianco in una piccola botte di rovere, curiosi dell’effetto. L’esperimento riuscì alla perfezione: il vino di questo territorio è così forte da poter reggere la sfida.
Il suo nome Telémaco ricorda il grande pittore fiorentino Telemaco Signorini, il quale approdò per la prima volta alle Cinque Terre nel 1860 e se ne innamorò, ritornando successivamente svariate volte. Fece amicizia con gli abitanti di Riomaggiore, lasciando loro in dono moltissime opere di grande valore.
Telemaco è anche una figura della mitologia greca. Il figlio di Ulisse e Penelope non smetteva di cercare suo padre, il quale, dopo la guerra di Troia, salpò le acque del Mediterraneo per anni, prima di tornare a casa.
La pazienza e la persistenza di Telemaco, il coraggio, l’inventiva e la tenacia di Ulisse sono ugualmente importanti per un viticoltore che intraprende la difficilissima sfida di fare vino nelle Cinque Terre.
Varietà: Bosco e Albarola
Produzione: 600 bottiglie
Affinamento: piccole botti di rovere.